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Uscendo dal cancello non guardò l’incrocio e si scontrò con un furgoncino. Il guidatore gli inveì contro, ma Luca non lo ascoltò.
– Lei è cieco? Ma dove li ha gli occhi? La informo che chiamerò i vigili!
– Ho capito, si calmi, adesso ci mettiamo d’accordo!
La macchina era ridotta male e dovette portarla a riparare. Aveva fretta, ci doveva assolutamente essere a quell’incontro e non poteva rimandarlo. In fondo al viale vide passare un uomo molto alto: era Giovanni, non lo poteva confondere con nessun altro; correndo lo raggiunse:
– Ciao Giovanni, se vai in centro ti posso chiedere un passaggio?
– Ma certo Luca, mi fa piacere, te lo do volentieri.
– Ti ringrazio, ho la macchina rotta e la devo ancora aggiustare.
– Cosa ti è successo?
– Nulla di grave, andavo di fretta e ho urtato un furgone. Però ho un appuntamento di lavoro in Piazza Verdi e non lo posso rimandare.
– Sali allora, ti accompagno io.
I due amici cominciarono a parlare e a raccontarsi della loro vita:
– Voi abitate ancora lì? Vi vedete sempre con i Bianchi?
– Con il signor Bianchi si, invece la moglie non la vediamo più: ci hanno detto che si sono separati e vivono in case diverse.
Giovanni aveva una guida molto esperta e in poco tempo arrivarono in piazza Verdi.
– Ma che strade hai fatto, Giovanni? Io queste non le prendo mai!
– Sarai puntuale Luca! Le conosco bene le vie del centro io!